Ho ascoltato le vostre proposte, apprezzando molto l'album dei Cadaveria (anche se nel symphonic black metal preferisco i Cradle of Filth), quello dei Three Days Grace e quello di Leona Lewis (come avete potuto notare ho gusti piuttosto vari
).
L'album che volevo proporvi (purtroppo non riesco ad allegare foto o video) è molto speciale per me, in quanto è il mio album preferito di quella che posso considerare la mia band preferita. Stiamo parlando dei
Rise Against , una band
melodic hardcore punk, e del loro masterpiece
The Sufferer and the Witness, uscito nel
2006.
Inizio questa mini-recensione presentandovi la mia traccia preferita,
Prayer of the Refugee: una canzone caratterizzata da un inizio lento e melodico che sfocia in un ritornello veloce ed aggressivo, cantanto con uno stile vocale graffiato a metà tra il pulito e lo screaming.
Da segnalare anche
Ready to Fall, il brano che a mio parere rappresenta meglio lo spirito
aggressivo ma molto orecchiabile della band (spesso con cori, controvoci e cambi di tempo repentini) con il cantante Tim McIlrath che dimostra di saperci fare sia nelle parti melodiche che nello screaming. Una composizione simile a questa si può trovare anche in
Injection, altro pezzo forte del CD.
Meravigliosa anche
Survive, canzone che inizia con un giro di basso a mio parere eccezionale ed esplode in un brano tanto veloce quanto catchy.
Da buon disco punk rock non mancano tracce cariche di energia, ed ecco qua
Drones,
The Good Left Undone e
Worth Dying For, quest'ultima caratterizzata da un ritornello che con buona probabilità vi rimarrà in testa per molto tempo.
Da citare la ballad
Roadside, con una voce femminile come guest. Le restanti
Chamber the Cartridge,
Under the Knife,
The Approaching Curve e
Behind Closed Door sono a mio parere meno memorabili, ma rimangono ottime canzoni, che in un album punk rock medio farebbero un figurone.
Da citare anche i testi, spesso molto impegnati socialmente ma mai troppo provocatori. Mi ha sempre colpito il ritornello di Survive:
Life for you has been less than kind,
so take a number, stand in line,
we've all been sorry, we've all been hurt,
but how we survive is what makes us who we areE questo è tutto, fatemi sapere cosa ne pensate